ALUNNI NON ITALOFONI

 

 

PDP PER GLI ALUNNI non ITALOFONI

Monitoraggio del PDP I e II quadrimestre

 

La scuola italiana sta affrontando una profonda trasformazione nella composizione della sua popolazione scolastica in relazione alla progressiva ed elevata presenza di alunni di origine straniera in tutti gli ordini e gradi. Questa nuova realtà consta oltre 800 mila alunni non italofoni provenienti da 190 Paesi (Sud America, Africa, Asia e Europa dell’Est) che iniziano il loro cammino all’interno delle nostre scuole confrontandosi con molte difficoltà, tra cui quelle nel processo di apprendimento scolastico.

La scuola ha l’importante compito di individuare tempestivamente e segnalare quei casi in cui le difficoltà incontrate dal bambino sono tali da non poter essere giustificate da uno svantaggio linguistico. In tutti gli altri casi in cui le difficoltà sono conseguenti all’aspetto linguistico, è importante comprendere come evolve il processo di apprendimento dell’L2, in modo da agire in maniera più funzionale alla buona riuscita scolastica dei bambini non italofoni, ridurre il divario tra il loro successo scolastico e quello dei compagni italiani, e trovare modalità didattiche che facilitino l’accesso ai contenuti disciplinari, potenziando allo stesso tempo la conoscenza dell’italiano e la comprensione profonda della lingua scritta.

L’insegnamento della lingua italiana rappresenta una questione importante e costituisce una misura fondamentale sia per l’ apprendimento delle abilità scolastiche sul versante della buona riuscita sia per l’ apprendimento delle competenze sociali sul versante dell’integrazione sociale.